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Continua la battaglia dei lavoratori Almaviva per il diritti e il posto di lavoro, anche in rete. Per oggi, 23 marzo, è stata indetta una giornata di mobilitazione online "per mantenere viva l'attenzione sulla vertenza sindacale". A partire dalle ore 10 lavoratori, cittadini, personaggi noti della cultura e dello spettacolo si uniranno in un 'TweetStorm' (tempesta di Tweet) "per affermare con forza che i diritti non si toccano attraverso gli hashtag #IoSonolmaViva e #NoRicatti".
"L'iniziativa sarà in concomitanza con l'importante incontro a Roma tra l'azienda Almaviva ed i rappresentanti sindacali. La notizia della vincita della commessa Wind non ha infatti risolto definitivamente la questione in quanto vi è ancora una riserva legata all'offerta al ribasso del 14% presentata da Almaviva - si legge in una nota - Nell'ottica delle gare al massimo ribasso ne esce vincitore chi delocalizza a scapito dei lavoratori italiani che hanno un costo maggiore rispetto a quelli di altri Paesi in via di sviluppo. Il rischio concreto è una diminuzione del salario e più in generale un ridimensionamento dei diritti acquisiti e sancit dal contratto collettivo nazionale".
Per questo i lavoratori "chiedono a tutti un sostegno concreto da parte di cittadini. Non sono soltanto in gioco i posti di lavoro o i diritti dei 1700 lavoratori Almaviva, bensì in generale il lavoro in Italia minacciato dalla logica nefasta delle delocalizzazioni che ormai colpisce molti settori".
La vicenda Almaviva, tra l'altro, si intreccia inevitabilmente anche con la raccolta firme in corso da parte della Cgil per una legge di iniziativa popolare che regolamenti proprio la giungla degli appalti nel nostro paese. La raccolta, iniziata lo scorso 12 febbraio ad Aosta, continuerà fino a fine aprile. L'obiettivo del sindacato è raggiungere le 300.000 firme.
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