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Sono in sciopero oggi, 14 dicembre, le lavoratrici e i lavoratori di Almaviva, che chiedono di aprire "una vera trattativa sulla base della proposta sindacale, unica strada per arrivare a un accordo condiviso ed equilibrato".
"I sacrifici dei lavoratori di Almaviva spa, l'azienda di informatica del gruppo Almaviva, hanno permesso all'azienda di uscire dalla peggiore crisi dal tempo della sua costituzione - scrivono in una nota Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil - Oggi che la fase acuta della crisi è ormai alle spalle, che i bilanci sono tornati positivi e che le prospettive sono finalmente di crescita, l'azienda chiede altri tagli ai salari e respinge l'uso solidale e ridotto dell'ammortizzatore sociale, rifiutando di trattare sulla proposta sindacale. I lavoratori non sono un bancomat a disposizione dell'azienda".
Tra i siti in sciopero c'è quello di Bologna dove la Rsu, in una nota, sottolinea come "negli anni passati, a fronte di un costante calo del fatturato e a bilanci aziendali in rosso, i lavoratori abbiano contribuito al superamento della crisi e al rilancio dell’azienda con impegno, senso di responsabilità e sopportando il sacrificio della Cassa Integrazione, dei Contratti di Solidarietà e della sospensione temporanea di parti dell’accordo integrativo". "Al contrario - continua la Rsu - nulla hanno messo i nostri dirigenti, i bilanci aziendali sono tornati positivi e anche la prospettiva che ci viene presentata dall’azienda prevede, per i prossimi anni, una significativa crescita del fatturato".
In questa situazione la Rsu chiede che l’uscita dalla crisi sia accompagnata da "un più accorto uso dell’ammortizzatore sociale, prolungandolo nel tempo, ma riducendolo nelle quantità e da un progressivo rispristino degli istituti contrattuali temporaneamente sospesi". A questo, continua la Rsu bolognese, si devono affiancare "interventi per favorire il pensionamento dei più anziani e la determinazione di un Premio di Risultato che preveda un beneficio economico a fronte degli obiettivi raggiunti".