"Nel nord-est abbiamo avuto una cinquantina di suicidi per crediti. Se è paradossale per debiti, che ciò avvenga per crediti è assurdo". A lanciare l'allarme è il presidente della Cgia, associazione artigiani di Mestre, Giuseppe Bortolussi, intervenendo a Tgcom24.
"Per la questione legata al patto di stabilità interno, le amministrazioni pubbliche ritardano i pagamenti. Le piccole imprese devono però continuare a pagare stipendi e contributi, ma ricevano i soldi del loro lavoro solo otto mesi dopo. Inoltre in questo momento di difficoltà, soprattutto per l'accesso al credito, le banche chiedono molte più garanzie" ha detto.
"Bisogna aiutare la piccola impresa ad avere il suo, senza pensare a chissà cosa, solo quello che è loro dovuto - ha sottolineato - Si parla di 70 miliardi: se lo Stato ha bisogno di far quadrare i conti, lo stesso vale per le imprese".
Un altro allarme suicidi era arrivato nei giorni scorsi, lanciato dall'Eures, in riferito stavolta alla categoria dei senza lavoro. Secondo il centro studi economici e sociali nel nostro Paese infatti si suicida un disoccupato al giorno.
Allarme suicidi, anche tra gli artigiani
La denuncia della Cgia di Mestre: nel Nord-Est una cinquantina di piccoli imprenditori si sono tolti la vita. Alla base dei gesti disperati la grande difficoltà nell'accesso al credito
9 gennaio 2012 • 00:00