La Compagnia Aerea Italiana comincia a scricchiolare. Secondo le indiscrezioni pubblicate oggi sulla Stampa, la tenuta dei 16 soci non sarebbe più così ferrea. A nutrire dubbi sarebbero il presidente del fondo Clessidra Claudio Sposito e l’armatore Gianluigi Aponte (gruppo Msc Crociere). Qualche difficoltà finanziaria ce l’avrebbe anche il presidente di Cai Roberto Colaninno, mentre ha rinunciato a partecipare il patron della Geox Mario Moretti Polegato.
A supportare queste indiscrezioni, il rinvio (dal 14 al 28 ottobre) dell’assemblea della nuova società, chiamata a varare l’aumento di capitale di almeno 1 miliardo; rinvio che però è stato definito soltanto “formale” dal responsabile divisione corporate di Intesa Sanpaolo. Il problema, precisa la Stampa, è il verdetto dell’Unione Europea: se la Ue dovesse considerare l’operazione della Cai come un semplice salvataggio della vecchia Alitalia, senza quindi riconoscere la “discontinuità aziendale”, i costi per gli azionisti aumenterebbero (la Cai dovrebbe, ad esempio, accollarsi il prestito ponte di 300 milioni) e più d’uno potrebbe sfilarsi.
Ieri sera, intanto, il presidente della Compagnia Aerea Italiana Roberto Colanilmo è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per fare il punto sulla situazione Alitalia. Da segnalare, infine, che sempre ieri con la firma di Alitalia e sindacati è stata avviata, al ministero del Lavoro, la cassa integrazione straordinaria (da ottobre a dicembre) per 7.614 lavoratori della compagnia di bandiera.
Alitalia, primi scricchiolii nella cordata Cai / Stampa
14 ottobre 2008 • 00:00