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Per Alitalia è ormai giunto il tempo delle decisioni. Le Ferrovie dello Stato hanno iniziato un’approfondita due diligence sull’offerta vincolante che hanno presentato, la proroga del prestito ponte è arrivata, i conti della società stanno migliorando. In mezzo ci sono i lavoratori, con un futuro ancora appeso a tante variabili, che si sono assunti le proprie responsabilità con la firma il 31 ottobre scorso della proroga della cassa integrazione straordinaria a rotazione per 1.360 dipendenti. Tanti i temi sul tavolo, dunque, che mercoledì 12 dicembre saranno al centro dell’incontro tra governo, commissari straordinari e sindacati, previsto a Roma presso la sede del ministero dello Sviluppo economico.
Partiamo dalla fusione tra Ferrovie dello Stato e Alitalia. Fs ha avviato la due diligence sul progetto di una nuova newco, fondato sull’integrazione tra treno e aereo, progetto che dovrebbe risollevare le sorti della ex compagnia di bandiera. Ferrovie dello Stato ha anche promesso di presentare il nuovo piano industriale entro il 31 gennaio. Intanto Fs cerca un player internazionale di settore, fondamentale per lo sviluppo di Alitalia, che possa entrare nel capitale azionario. “Trovare un partner industriale è la priorità, è la condizione essenziale perché si finalizzi l'operazione”, ha dichiarato il 5 dicembre scorso l'amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti. Secondo quanto annunciato venerdì 7 dal ministro Di Maio hanno manifestato interesse due compagnie, Easyjet e Delta Airlines, ma la ricerca è sempre aperta (e si guarda in particolare a Lufthansa).
Per ora, però, non c’è nulla di certo. Già da inizio novembre il governo prometteva di avere la soluzione pronta, in realtà siamo ancora alle ipotesi. E sia Fs sia i sindacati premono affinché l’esecutivo scopra le carte. Di sicuro, la ventilata partecipazione della Cassa depositi e prestiti (Cdp) alla newco, anch’essa annunciata dal ministro Di Maio, è stata smentita il 5 dicembre scorso dal presidente Massimo Tononi, che in occasione della presentazione del piano industriale di Cdp ha dichiarato come “non sia assolutamente ipotizzabile un investimento in Alitalia”.
A dare ossigeno alla compagnia arriva la proroga del prestito-ponte di 900 milioni di euro ad Alitalia (la terza dall'avvio dell'amministrazione straordinaria nel maggio 2017), la cui restituzione sarebbe dovuta avvenire a metà anno e che invece il governo pospone a fine giugno. Su questa dilazione dovrà però nuovamente pronunciarsi l’Unione europea: il via libera non è scontato, considerando che la volta scorsa (ossia al tempo della seconda proroga) la Commissione aprì una procedura per violazione del divieto di aiuti di Stato. Un po’ di ossigeno “fresco” arriva, infine, dai conti della compagnia: in novembre Alitalia ha registrato, rispetto allo stesso mese del 2017, un aumento dei ricavi passeggeri dell'8,2 per cento e dei ricavi cargo del 18 per cento; in crescita anche il numero dei passeggeri (+4,6), soprattutto di quelli a lungo raggio, che assicurano la maggiore redditività. Il fatturato 2018, come dichiarato dal commissario straordinario Stefano Paleari, sarà “abbondantemente superiore ai 3 miliardi di euro”.
E i lavoratori? In tutto questo i sindacati stanno facendo pienamente la propria parte, come dimostra la firma della proroga della cassa integrazione straordinaria a rotazione per 1.360 dipendenti. Per farsi ricevere mercoledì 12 dicembre dal ministro Di Maio hanno dovuto minacciare la mobilitazione (prevista per il giorno precedente), ovviamente sospesa dopo l’annuncio della convocazione. “Ci auguriamo – hanno dichiarato Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Ta – che il pieno coinvolgimento della rappresentanza sindacale sia vero e non effimero, diversamente la prossima volta non faremo sconti sulla mobilitazione”. Al tavolo di mercoledì 12, dunque, i sindacati porranno tutte le questioni: dal prestito ponte all’individuazione del player internazionale, dal piano industriale di Ferrovie alla salvaguardia occupazionale della compagnia, fino alla conferma nel 2019 del finanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo e della legislazione di contrasto al dumping contrattuale.