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Per Alitalia andrà elaborato un piano a lungo termine e il ministero dello Sviluppo s'impegnerà a una tutela più ampia e possibile dell'occupazione. È quanto è stato promesso dallo stesso ministro Di Maio durante l'incontro di oggi, 12 ottobre, con i sindacati sulla compagnia di bandiera al Mise.
Il ministro ha spiegato ai sindacati che si sta lavorando a una soluzione, entro ottobre, con il possibile coinvolgimento dello Stato ancora da definirsi. Il ministro si impegnerà per tutelare l'occupazione e sarà mediatore con i partner sul perimetro aziendale. Di Maio ha anche detto di voler affrontare la vicenda con il modello Ilva, e che si sta lavorando a una norma per il prolungamento per il Fondo di solidarietà del trasporto aereo che scade a fine anno. “Abbiamo ricevuto tantissime disponibilità” da parte di partner industriali internazionali per Alitalia “e stiamo lavorando a valutare queste disponibilità” ha detto Di Maio.
Dopo l'incontro “il giudizio è positivo sull'attenzione ai lavoratori” e “sul resto l'impegno è importante”, ma il tutto “bisogna che si concretizzi davvero”: è il commento di Susanna Camusso, segretario generale Cgil, al termine dell'incontro. In tutto ciò “il tempo è molto stretto” e la lettera vincolante per Alitalia “non può arrivare il 31 ottobre ma nelle prossime ore e giorni”, perché “entro fine mese è tardi”, aggiunge Camusso.
Insomma, in generale, per la Cgil “vanno bene le rassicurazioni, ma vogliamo fatti concreti”. Il governo “ha preso un impegno” con “l'ipotesi di una partecipazione con una quota pubblica con la presenza di altri soggetti”, rileva Camusso, e allora “tutto questo può diventare oggetto di un effettivo giudizio quando si conoscerà il piano industriale”. Per ora “siamo alle premesse”.
Di Maio ha fatto anche riferimento al “modello Ilva”. Per il leader Cgil si sarebbe riferito “alla garanzia che non ci saranno esuberi”, mentre “altri due importanti impegni del governo”, conclude Camusso, sono stati presi sul Fondo per il settore aereo e sul prolungamento della cigs.