Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil dell’Umbria, insieme alle Rsu e Rsa dei siti umbri dell'ex Gruppo Novelli, oggi Alimenti Italiani, esprimono “forte preoccupazione dopo l’ultimo incontro avvenuto a Roma nella sede del ministero dello Sviluppo economico”, incontro in cui “l’azienda ha avanzato una serie di proposte relative all’abbattimento dei costi del personale e prospettato una riorganizzazione riguardante tutti i siti del gruppo”.
Le proposte “si riducono – spiegano i sindacati - a un pesante abbattimento del costo del lavoro, tutto a discapito dei salari dei lavoratori e delle lavoratrici, per un totale di 5,7 milioni di euro. Tali tagli dovrebbero riguardare sia l’azzeramento di tutti gli istituti contrattuali sia la rinuncia a diritti e tutele, azzerando inoltre le professionalità e le competenze di tutti dipendenti. Il tutto secondo un percorso da completare entro il 6 marzo”.
Le organizzazioni sindacali ritengono tali proposte “non percorribili e inaccettabili, in quanto spostano il peso della ristrutturazione interamente sulle spalle dei dipendenti, senza aver esplicitato in termini concreti un vero piano industriale, che spieghi al tavolo strategie e obbiettivi della nuova società”. Così concludono Fai, Flai e Uila: “Non possiamo mettere in discussione il contratto nazionale di categoria e la dignità dei lavoratori per una mera speculazione finanziaria finalizzata a ‘ricapitalizzare’ l’ex gruppo Novelli”.