PHOTO
È stato rinnovato il contratto nazionale del settore alimentare. L'accordo è stato raggiunto oggi pomeriggio. L'aumento per il quadriennio 2016-2019 è di 105 euro, di cui 35 euro nel 2016. Ne danno notizia i sindacati di categoria, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.
"Oggi, dopo una lunga trattativa, abbiamo rinnovato il contratto dell'industria alimentare, che interessa oltre 400mila lavoratori. È stato un rinnovo segnato dall'inclusività e che recepisce lo spirito e le linee contenute nella proposta di nuovo modello contrattuale avanzata nelle scorse settimane da Cgil, Cisl e Uil". Questo il commento Stefania Crogi, segretario generale della Flai Cgil.
"Un aumento salariale di 105 euro mensili; Rls di sito per assicurare stessi diritti in termini di sicurezza sul luogo di lavoro; inclusione dei lavoratori stagionali storici nei processi di stabilizzazione; importanza della contrattazione di secondo livello; creazione di un fondo per chi è stato licenziato e per le trasformazioni volontarie in part time, creando una sorta di ponte generazionale in grado di produrre vera e reale occupazione; congedo retribuito per le donne vittime di violenza da tre a sei mesi, raddoppiando quindi quanto previsto dal dlgs 80/2015. Infine il contratto decorre dal 01.12.2015 al 30.11.2019".
"Questi - prosegue Crogi - sono alcuni punti qualificanti di un rinnovo contrattuale con il quale, grazie allo straordinario coinvolgimento e partecipazione di tutti i lavoratori, abbiamo dato una risposta concreta rispetto al valore del contratto nazionale di lavoro, che tanti avrebbero voluto cancellare e che invece si conferma strumento di tutela e difesa dei diritti normativi e salariali di lavoratori e lavoratrici. Abbiamo rinnovato il contratto guardando al futuro, alla partecipazione e alla professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici che con il loro contributo fanno grande un settore come quello dell'industria alimentare, volano per l'economia del paese e fiore all'occhiello del nostro Made in Italy", conclude il segretario.