"Azienda e governo devono rispettare gli accordi raggiunti per la riorganizzazione di Alenia Aermacchi". Lo afferma Lino La Mendola della Fiom di Torino, per il quale è sempre più a rischio il piano per la realizzazione del polo aeronautico a Torino Caselle. A mettere in discussione il processo di riorganizzazione dell'Alenia Aermacchi è il nodo esodati: in discussione sono infatti mille uscite, concordate con il ministero del lavoro alla fine dell'anno scorso e 500 assunzioni.
"Si è creata una situazione grave e paradossale - spiega La Mendola - perché Alenia Aermacchi è di proprietà di Finmeccanica, controllata dallo Stato italiano, il quale sottoscrive intese con il sindacato al ministero del Lavoro, che poi lo stesso ministero con un 'decreto' annulla. E' un comportamento schizofrenico. Non vorrei che tali decisioni dessero l'alibi a Finmeccanica per seguire comportamenti di altri grandi imprese che in questi mesi hanno disdetto contratti e chiuso stabilimenti".
La Fiom ha già convocato l'assemblea dei delegati del gruppo Finmeccanica per il 22 maggio a Genova, "per decidere tutte le iniziative necessarie ad impedire la svendita di parti importanti del gruppo e per tutelare i lavoratori coinvolti dai processi di riorganizzazione, a partire da Alenia Aermacchi".
Alenia: Fiom, piano per polo Torino a rischio
16 maggio 2012 • 00:00