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"Le donne e gli uomini del sindacato di polizia si dissociano da ogni iniziativa. Il nostro atteggiamento è di condanna nel rispetto dell'etica e l'esercizio del ruolo di chi veste la divisa. Tutto ciò non aiuta gli operatori. Usare strumentalmente la vicenda rinnovando il dolore della famiglia è intollerabile". Così Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil, commenta ai microfoni di RadioArticolo1 l'episodio avvenuto ieri (29 aprile) al congresso nazionale del Sap, il secondo sindacato di polizia italiano, durante il quale i delegati hanno applaudito per cinque minuti tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte del 18enne Federico Aldrovandi ucciso durante un controllo il 25 settembre del 2005 a Ferrara.
Il Silp Cgil ribadisce in una nota quanto espresso già il 27 marzo dello scorso anno: “Dopo le nostre lotte per democratizzare le forze di Polizia e dopo la tragedia di una madre, di una famiglia, è sconfortante assistere a quanto avvenuto ieri a Rimini nel corso del congresso del sindacato Sap. Le sentenze, per di più se definitive, si rispettano. Se si è verificato un tale episodio, a cui non vorremmo mai più assistere, è la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna".