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Da Portovesme a Roma per difendere la fabbrica di alluminio. Sono arrivati questa mattina davanti al Ministero per lo Sviluppo economico i 52 lavoratori dello stabilimento Alcoa partiti ieri dal presidio permanente allestito davanti all'azienda del Sulcis. Col sit-in romano di protesta chiedono un futuro per loro e per la struttura produttiva sarda. A sostegno dei lavoratori anche i sindaci di Carbonia, Villamassargia, Sant'Antioco, Buggerru, Domusnovas, Villamassargia, Gonnesa e San Giovanni Suergiu.
"La nostra intenzione e il nostro auspicio - ha spiegato all'Ansa Roberto Forresu, segretario provinciale della Fiom - è che per questa vertenza possa esserci una svolta, perché il tempo stringe e la situazione si fa sempre più drammatica per i lavoratori e le loro famiglie". I dipendenti sono giunti nella capitale a bordo di un pullman scortato dalle forze dell'ordine. "Il nostro è un viaggio della speranza - ha sottolineato Massimo Cara, delegato Rsu Fsm Cisl - speriamo che alla luce delle varie mozioni che sono state presentate in Parlamento possa esserci un fatto positivo perché la situazione è davvero grave".
Dello stesso avviso Pierpaolo Gai, Rsu Fiom: "Speriamo che oggi possa arrivare qualche risposta sulla nostra vertenza". "E' stato annunciato poco fa - ha reso noto Franco Porcu, sindaco di Villamassargia e portavoce del Movimento dei Sindaci - a questo punto aspettiamo e vediamo. Certo dal ministero è necessario che arrivino risposte chiare e in tempi rapidi perché siamo in una situazione preoccupante".