"Nell'odierno incontro al ministero dello Sviluppo economico, il governo ha affermato che esistono le pre-condizioni per la vendita di Alcoa al gruppo Sider Alloys e la successiva ripresa produttiva dello stabilimento. Ne prendiamo positivamente atto, ricordando però che si apre una fase di delicati passaggi in cui sarà decisivo il piano industriale e i suoi contenuti produttivi e occupazionali per garantire un futuro allo stabilimento e ai suoi lavoratori con il riassorbimento di tutti i dipendenti Alcoa". Così Rosario Rappa, responsabile siderurgia Fiom-Cgil.
"Serve però da subito un intervento straordinario e rapido del governo che, a partire dalla stessa Alcoa, interessi tutto il comparto siderurgico italiano la cui situazione di crisi è tutt'altro che superata. Prioritaria è una modifica delle regole sugli ammortizzatori sociali introdotte dal Jobs Act che attualmente non garantiscono il futuro dei lavoratori. Da questo punto di vista Alcoa è solo l'esempio più macroscopico sull'inadeguatezza dell'attuale legislazione nel governo dei processi di crisi: infatti dal prossimo 31 dicembre scadranno gli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori dello stabilimento sardo che rischiano così di ritrovarsi ancora senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, pur in presenza di una prospettiva di ripresa dell'attività che potrebbe arrivare troppo tardi per loro in assenza di una modifica legislativa che sia in grado di garantire un futuro a tutti i lavoratori delle aziende in crisi e in via di ristrutturazione", conclude la Fiom.