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La multinazionale svizzera Glencore "ha confermato il proprio interesse a discutere della questione Alcoa chiedendo chiarimenti in merito a energia, infrastrutture e ambiente". È quanto si legge in un comunicato del ministero dello Sviluppo in cui si precisa che governo ed enti locali hanno fornito le informazioni richieste.
"Su questa base - prosegue il dicastero - Glencore si è riservata di fornire le proprie valutazioni entro una settimana". È dunque confermato l'interesse degli svizzeri a subentrare ad Alcoa nell'impianto sardo, anche se al momento non c'è alcun impegno scritto. L'appuntamento è fissato al prossimo 5 settembre, giorno in cui era già previsto un nuovo tavolo ministeriale sulla vicenda.
L'altra notizia è che i dipendenti diretti dell'Alcoa e quelli dell'indotto saranno tutelati con appositi ammortizzatori sociali. Lo assicura lo stesso ministero al termine di una riunione con gli enti locali che si tenuta nella prima mattinata. "Governo e Regione - informa in una nota il dicastero - hanno concordato le modalità per mettere in sicurezza i lavoratori dell'Alcoa e dell'indotto".
"L'esecutivo e la Regione Sardegna hanno confermato quanto sottoscritto negli accordi del 27 marzo e dell'11 aprile in materia di cassa integrazione straordinaria per i dipendenti Alcoa e hanno convenuto - si legge ancora nella nota - che saranno assicurate adeguate forme di tutela anche per i lavoratori dell'indotto".
In ogni caso l'ipotesi Glencore non è l'unica che il governo sta prendendo in esame: "Stiamo guardando, per responsabilità verso i lavoratori anche ad altre possibilità, ad altri possibili investitori", ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti.
Insoddisfatta dell'incontro odierno la Fiom Cgil: "Nonostante l'interesse manifestato dalla Glencore a rilevare lo stabilimento sardo, ci sono ancora incertezze su una effettiva decisione di acquisto. E' quindi necessario che il Governo intervenga perché il rischio che non ci possiamo permettere è quello di una deindustrializzazione del Sulcis e della Sardegna", è il commento di Laura Spezia, della segreteria dei metalmeccanici Cgil. Secondo la Fiom è fondamentale "impedire che Alcoa avvii la cessazione delle attività produttive nello stabilimento di Portovesme, dando inizio allo spegnimento delle celle elettrolitiche".
Anche per la Cgil del Sulcis è fondamentale che "Alcoa acconsenta a un rinvio della fermata degli impianti, almeno fino a metà settembre". "La settimana di tempo che la Glencore ha chiesto per decidere sull'ipotesi di acquisizione dello stabilimento - afferma il segretario territoriale della Cgil del Sulcis, Roberto Puddu - ci conforta, conferma che si sta valutando seriamente di subentrare ad Alcoa".