Preoccupa l'attesa di una convocazione riguardo allo stabilimento Alcoa di Portovesme, dopo il rinvio a data da destinarsi della riunione prevista per il 29 gennaio. Nell'ultimo incontro, tenuto l'11 gennaio scorso al ministero dello Sviluppo economico, la Fiom aveva chiesto di avere la documentazione relativa al piano industriale e occupazionale per il riavvio dello smelter di Portovesme. Una richiesta che si lega a quanto previsto all'articolo 9 - 'Confronto con le organizzazioni sindacali' - dell'accordo di programma, sottoscritto lo scorso 22 dicembre, tra miSe, Invitalia, Regione Sardegna e Sider Alloys.

"Ancora di più, preoccupa il ritardo rispetto alla previsione di closing, inserita nei documenti ministeriali del 15 febbraio 2018. In quella data, come anche annunciato dal ministro dello Sviluppo economico, dovrebbero verificarsi la 'cessione del complesso industriale', con il 'perfezionamento cessione impianto a Invitalia' e la successiva 'cessione impianto a Sider Alloys'. Ad oggi, non abbiamo riscontri riguardo al prossimo incontro, e siamo preoccupati dell'imminenza delle scadenze, oltrechè, come già ribadito dopo l'ultimo rendez-vous, della relazione fra il modello organizzativo e produttivo che l'azienda intende adottare e gli organici, diretti e indiretti", precisano le tute blu.