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Un blitz all'alba. Lo hanno compiuto oggi (21/3) i tre segretari metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil del Sulcis Iglesiente. Sono saliti su un silos a 60 metri di altezza all'interno dello stabilimento Alcoa di Portovesme per sollecitare al governo, "il rispetto degli impegni sul riavvio della fabbrica di alluminio". La protesta di Rino Barca (Cisl), Roberto Forresu (Cgil) e Daniela Piras (Uil) arriva a distanza di quasi due settimane dall'ultimo incontro al Mise, durante il quale la multinazionale Glencore, interessata ad acquisire lo smelter sulcitano, ha chiesto ulteriore tempo per valutare la proposta. La questione più importante da sciogliere è sempre quello del costo dell' energia.
"Siamo consapevoli del fatto che siamo arrivati al rush finale e che questa partita si sta giocando interamente a livello nazionale", spiegano i tre sindacalisti all'Ansa. "Siamo molto preoccupati perché abbiamo paura che chi ha la possibilità e gli strumenti per determinare questa vertenza non stia facendo quanto serve perché si arrivi alla soluzione definitiva".
"La trattativa con la Glencore è in corso ormai da 14 mesi dalla sottoscrizione del memorandum - spiegano Piras, Forresu e Barca - da allora ogni mese è stato un susseguirsi di 'siamo vicini alla soluzione' ma questa asticella si è costantemente spostata nel tempo. Adesso siamo nella fase decisiva: Glencore si deve esprimere nel giro di pochi giorni in maniera definitiva in merito alle proposte avanzate dal governo e deve dire se queste sono sufficienti o se non lo sono. Noi abbiamo paura che queste proposte siano state poco determinate: non sappiamo se la palla é in mano al governo o alla Glencore, ma sappiamo che noi a quei tavoli non ci siamo e non siamo determinanti".