No a qualsiasi ipotesi di vendita, cessione, esternalizzazione e chiusura dello stabilimento della Alcatel di Battipaglia (Salerno), e netta contrarietà a ogni piano che preveda il ridimensionamento del settore ricerca e sviluppo. Sono le posizioni dell’assemblea dei lavoratori del sito campano, cui hanno partecipato le Rsu dello stabilimento e i rappresentanti delle segreterie provinciali, regionali e nazionali di Fim, Fiom e Uilm. I lavoratori chiedono, al contrario, di sostenere il progetto di rilancio industriale del sito presentato dalle stesse Rsu.

Tra le altre prese di posizione,
si legge poi nel documento unitario, è emersa la “netta contrarietà alla procedura di riduzione del personale, anche se volontaria, perché costituirebbe un ulteriore depauperamento del patrimonio occupazionale e professionale". Il rilancio del sito, inoltre, a giudizio dei lavoratori “non può prescindere da una maggiore tutela dei lavoratori interinali, ormai parte integrante del processo produttivo e tecnologico del sito stesso”.

Per queste ragioni l’assemblea
ha chiesto l’attivazione di un tavolo di confronto presso la presidenza del Consiglio e i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Innovazione, perché, si legge, “in un paese dove gli investimenti sull’Information and communication technology e sulla banda larga sono riconosciuti indispensabili per la crescita economica, venga salvaguardata un’importante realtà industriale presente al Sud, capace di offrire prodotti innovativi, con personale caratterizzato da elevate conoscenze e competenze professionali”.