Parte da Castelnuovo Rangone, diventato in questi mesi il luogo simbolo della vertenza dei lavoratori in appalto alla Castelfrigo, la campagna nazionale della Flai Cgil “Appalti in legalità”, dedicata al settore delle carni. Il 14 febbraio, nel corso di una riunione dei segretari nazionali e regionali del sindacato agroalimentare, e a pochi giorni da quello che appare un primo importante passo verso una ricomposizione della vertenza che ha coinvolto oltre cento lavoratori di due cooperative che lavoravano per la Castelfrigo, la Flai ha dato appuntamento in Emilia Romagna per lanciare da qui “una campagna nazionale che riguarda la legalità negli appalti nel settore delle carni. Un settore di eccellenza, con tanti occupati e con un fatturato importante, che però è aggredito dal fenomeno delle false cooperative, dietro cui si celano sfruttamento, nuovo caporalato, evasione, quindi illegalità”.
"La giornata – spiega segretario generale della Flai Cgil Emilia Romagna, Umberto Franciosi – non rappresenta solo il giusto riconoscimento alla vertenza Castelfrigo e ai lavoratori che l'hanno condotta, ma anche un momento decisionale molto importante per il contrasto alle tante illegalità presenti negli appalti di manodopera. La Flai, partendo dalla vertenza Castelfrigo, che rappresenta la punta di un iceberg di una filiera permeata di troppe illegalità, pericolose anche per la tenuta stessa della competizione leale, continuerà la sua azione di contrasto alle illegalità presenti negli appalti. Azione di contrasto – conclude Franciosi – che andrà fuori dai confini modenesi e che ci vedrà in prima linea, come abbiamo fatto nel contrasto al caporalato in agricoltura".
“Con la campagna Appalti in legalità - dichiara Ivana Galli, segretaria generale Flai Cgil - vogliamo puntare l’attenzione sul tema scottante degli appalti nel settore delle carni, purtroppo aggredito dal fenomeno delle false cooperative che generano un circuito di illegalità fatto di sfruttamento, evasione, nuovo caporalato, nonché un vero e proprio dumping verso quelle aziende che operano nel rispetto delle leggi e dei contratti. Con una campagna nazionale, che si articolerà su tutto il territorio, vogliamo avanzare proposte affinché si intervenga con nuovi strumenti legislativi di contrasto e interventi di modifica alle leggi esistenti, a partire dal ripristinare il reato di somministrazione fraudolenta di manodopera”.
“Inoltre – prosegue Galli – è necessario estendere la Legge 199 anche alle specifiche del comparto per ripristinare legalità nella filiera. Il settore delle carni con i suoi distretti rappresenta una eccellenza per il nostro Paese e non è accettabile che in esso si creino condizioni di sfruttamento e negazione dei diritti ai danni dei lavoratori”.
La segretaria Flai ha ringraziato “ancora una volta i lavoratori in appalto per Castelfrigo, che con la loro lotta hanno contribuito ad accendere i riflettori su una situazione di non rispetto dei contratti e della dignità di chi lavora e che non riguarda solo loro. Hanno scioperato e manifestato dimostrando che la lotta, anche in un cammino difficile, paga. Con loro tutta la Flai intende andare avanti”.