All’assemblea Cgil di Roma ha preso la parola Samantha Aimar, una lavoratrice e delegata Filcams di Cuneo. “Lavoro per la Elior RIstorazione – ha raccontato -, una multinazionale francese che fornisce servizi in appalto (mensa, pulizie) alla Michelin”. Aimar ha raccontato la perdita di garanzie degli ultimi anni: “Non abbiamo più la serenità delle tutele – ha detto –. Il Jobs Act le ha cancellate. Spesso si commette l’errore di pensare che le multinazionali diano garanzia di trasparenza e professionalità. Nel nostro caso non è andata così. Per contenere i costi dell’appalto la Elior ha risparmiato su tutto. E i suoi dirigenti si sono sentiti forti del Jobs act”.

In questi appalti di pulizie e manutenzione – prosegue la delegata Filcams – “gli stipendi sono bassi, e spesso le mie colleghe integrano con lavori in ristoranti, pizzerie, bar che vengono retribuiti con i voucher: un paio di voucher per 6 ore di lavoro, il resto in nero. Sono donne spaventate, timorose di perdere il poco che è restato loro”.

“Dal 2015 la Elior ha iniziato a non corrispondere più regolarmente straordinari, ferie e permessi. Sono iniziati incontri serrati fino a un tavolo nazionale seguito dalla Filcams, che ha dato risultati. A Cuneo, con la solidarietà dei lavoratori chimici, abbiamo dichiarato uno sciopero che per per noi è stato bellissimo, perché finalmente ci siamo sentiti uniti”.

Per questo “i referendum sono fondamentali – conclude Aimar –. Dobbiamo risvegliare le coscienze degli italiani con due sì. Possiamo farcela. Soprattutto il secondo quesito, per noi lavoratrici della Elior, è cruciale”.