Il 22 marzo Federalimentare, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil organizzano a Bologna, presso la sede di Unindustria, il convegno "Competenze per Competere" per illustrare, unitamente a Fondimpresa, i risultati di un anno di formazione continua nel settore. Sono 1.548 i lavoratori del settore agroalimentare impegnati nella formazione con 9699 ore svolte sia in aula che sul lavoro, 262 le imprese coinvolte, di cui l'80% piccole e micro aziende di 14 regioni. Un finanziamento di 1.640.000 € erogato da Fondimpresa e che le singole aziende hanno integrato con proprie risorse.
Questa la sintesi dei quattro piani formativi concordati dal Comitato Tecnico Permanente istituito da Federalimentare, Fai Cisl, Flai Cgil, Uila uil e attuati da Consvip, Literalia, Cisita e Poliedra e dai loro partner nel corso del 2015. "Un lavoro degno di nota - si legge in una nota della Flai Cgil –, in un anno ancora difficile, caratterizzato dalle luci e dalle ombre della crisi. Infatti, malgrado il settore agroalimentare abbia resistito più e meglio di altri al lungo periodo di recessione economica, il 2015 non è stato un anno facile, caratterizzato ancora dalla stagnazione dei consumi interni, solo parzialmente compensata dall'aumento della domanda dei mercati internazionali. In questo complesso scenario le imprese e i lavoratori sono stati sottoposti a un vero e proprio stress-test per l'introduzione di nuove tecnologie, per i cambiamenti dei processi produttivi e dell'organizzazione del lavoro. Tutto ciò ha determinato il superamento di alcune capacità professionali e ha generato una domanda di nuove e diverse competenze a cui solo la formazione continua può rispondere con efficacia e tempestività".
"In questo senso Fondimpresa – continua la nota – ha preso posizione: con l’Avviso competitività ha indirizzato i propri finanziamenti a vantaggio di quei piani formativi che hanno al centro i temi dell'internazionalizzazione, della digitalizzazione dei processi aziendali e dell'innovazione, innescando un circolo virtuoso tra i processi di cambiamento dell'azienda e l'adeguamento delle competenze professionali dei lavoratori."
"Si sta compiendo un passaggio importante. La timida ripresa economica del Paese coincide con la conclusione dell'Expo di Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, vera e propria vetrina internazionale per il Made in Italy alimentare. Contemporaneamente la firma del nuovo contratto nazionale di lavoro dell'Industria alimentare ha confermato il ruolo strategico della formazione per il settore. A ciò si aggiungono la recente sentenza del Consiglio di Stato 4304/15 e il decreto legislativo 150/15, attuativo del Jobs Act, che riconoscono il ruolo dei Fondi Interprofessionali, inserendoli come soggetti privati a pieno titolo nella rete dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro", spiega la nota.
Dopo gli appuntamenti di Roma a Eataly nel marzo 2013, Torino sempre da Eataly nel giugno 2014 e Napoli presso Eccellenze Campane nel gennaio 2015, quest’anno Federalimentare, Fai, Flai e Uila hanno deciso, assieme agli Enti formativi, di inaugurare un format innovativo del Convegno.
Il convegno si aprirà con l’intervento di Nomisma sull’andamento del settore agroalimentare. Seguiranno la presentazione delle attività di ricerca e innovazione del CL.uster A.grifood N.azionale Cl.a.n. e l’intervento dell'Isfol sul processo di attuazione del Decreto 30/06/2015, con particolare attenzione alla pubblicazione dell'Atlante nazionale delle professionalità, integrato dai repertori regionali, che consentirà una certificazione oggettiva della competenze acquisite. Fondimpresa illustrerà lo stato dell’arte della formazione continua nel settore agroalimentare, forte di un'esperienza ultradecennale che ne garantisce la qualità. Sono previste anche specifiche testimonianze aziendali, relative sia all’analisi dei fabbisogni formativi delle imprese, sia al rapporto di collaborazione con gli Enti di formazione nei Piani finanziati tramite l’Avviso competitività di Fondimpresa.
L’obiettivo è quello di legare con un filo di continuità e di coerenza le modifiche profonde intervenute durante la crisi nel mercato dell’agroalimentare, lo sforzo delle imprese in materia di investimenti tecnologici ed organizzativi, la formazione come strumento di accompagnamento e di implementazione e la certificazione come elemento di codificazione di nuove competenze necessarie e spendibili in azienda e nel mercato del lavoro.
"A testimonianza del valore che Federalimentare, Fai, Flai e Uila conferiscono a questo tema, il Comitato Tecnico Permanente per la formazione continua nel settore agroalimentare ha già approvato 12 nuovi piani formativi per 2181 lavoratori e che comprendono 14.220 ore di formazione, coinvolgendo 404 aziende in 15 regioni per un finanziamento complessivo richiesto a Fondimpresa di 2.441.290 euro. Insomma: la formazione, oggi più che mai, continua".