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“Il tempo è scaduto, la politica batta un colpo”. Oggi (6 febbraio) le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie fiscali scendono in piazza a Roma davanti alla sede del ministero dell'Economia e delle Finanze in via XX settembre a partire dalle ore 9.30 per rivendicare interventi su occupazione, salario e organizzazione. A promuovere l'iniziativa sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa e Flp, dando così seguito alla protesta dei dipendenti dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dopo il ‘Fisco Day’ del passato 23 gennaio, dove con assemblee in tutti i luoghi di lavoro gli uffici delle agenzie rimasero bloccati per due ore.
I sindacati ribadiscono così “le richieste in merito alla copertura delle forti carenze di personale, alla sollecitazione sul salario accessorio 2018 e 2019, sul superamento del tetto al salario di produttività, sugli investimenti economico-finanziari necessari a implementare un moderno modello organizzativo. In questa situazione sarà impossibile contrastare l'evasione fiscale e garantire equità e servizi adeguati ai cittadini e alle imprese”.
Inoltre, al centro della vertenza anche le questioni riguardanti “il rinnovo del Ccnl, un moderno ordinamento professionale, gli intollerabili carichi di lavoro, la distorta applicazione dell'accordo sul telelavoro e in generale sulle complessive condizioni di lavoro. Basta precarietà, basta ritardi, basta con l'inesistente attenzione della politica sulle drammatiche criticità riguardanti la macchina fiscale e le problematiche dei lavoratori in servizio. Il tempo è scaduto. Appuntamento domani in piazza perché ora ‘tocca’ alla politica battere un colpo”, concludono.