“Nella riunione di ieri, 1° agosto, alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, sulla soppressione di sei – su 62 – Uffici territoriali lombardi, come Fp Cgil abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla ‘revisione dell'assetto organizzativo’ di questi Uffici Territoriali (Uutt), non solo per i problemi che queste chiusure causeranno ai 59 colleghi oggi in servizio in quei luoghi, ma anche per gli inevitabili disagi che l'utenza, soprattutto quella non professionale, si troverà a dover affrontare. Il rischio evidente è che l'ipotizzato risparmio si trasformi in un costo che ricade sui cittadini”. Lo dichiara Gloria Baraldi, segretaria Fp Cgil Lombardia.
“Abbiamo proposto che una parte dei risparmi – prosegue la sindacalista – possa essere usata come indennizzo per i colleghi neo-pendolari, e che comunque questi colleghi possano esprimere una preferenza anche in un'ottica di mobilità regionale volontaria. Nonostante l'apparente ineluttabilità della situazione, il Direttore Regionale ha tenuto a sottolineare una grande attenzione al servizio per l'utenza, comunicando possibili soluzioni positive per l'allocazione di parte del personale in ‘sportelli decentrati’ presso le sedi comunali di Luino, Menaggio, Tirano e a Zogno (con un trasloco già posto in essere), e non ha nascosto problemi più seri per Lonato e Soresina, le cui amministrazioni comunali non hanno messo nessuno spazio a disposizione dell'Agenzia”.
“Abbiamo quindi chiesto di valutare la possibilità di interessare anche Comuni limitrofi (Desenzano o Sirmione per l'Ut di Lonato, e Casalbuttano, Casalmorano o Soncino per l'Ut di Soresina). Su questo punto, e anche sul tema della mobilità volontaria, la riunione è stata aggiornata per fine agosto-inizio settembre, per valutare le proposte di parte pubblica e delle organizzazioni sindacali”.
“Ancora una volta – conclude Baraldi – assistiamo a scelte organizzative che poco hanno a che fare con la necessità di garantire servizi adeguati ai cittadini del nostro paese. Le decisioni, prese a livello centrale, paiono indiscutibili ma nessuno è in grado di darne motivazioni ragionevoli, a parte l’ossessiva necessità di risparmio, obiettivo raggiungibile anche attraverso diverse scelte operative. Non si riesce mai a entrare nel merito, mentre pesanti sono le ripercussioni che tali scelte hanno sui lavoratori coinvolti: la loro tutela sarà ora, per noi, ragione prioritaria nella ricerca di soluzioni”.
Agenzia entrate: Fp Cgil, no a chiusura uffici territoriali
2 agosto 2012 • 00:00