Il nome 'Villa Paradiso' della caserma di Brescia inganna sulle condizioni degli alloggi in cui stanno i poliziotti penitenziari: forte umidità che pare muschio, stanze fredde per malfunzionamento del riscaldamento, tubazioni otturate dei bagni, pulizia discutibile delle parti comuni. Eppure il canone d’affitto mensile non fa sconti, anzi è oneroso per le tasche degli agenti, a fronte di alloggi fatiscenti al limite della dignità.
“L’amministrazione deve rendere queste stanze abitabili e decenti, nel rispetto delle persone che le occupano – dichiarano Natale Minchillo, segretario Fp Lombardia, e Calogero Lo Presti, coordinatore regionale Fp Lombardia della polizia penitenziaria –. Non basta limitarsi a spostare qualche lavoratore da una stanza all’altra, senza però risolvere il problema”.
Vista la posizione di stallo della direzione della casa circondariale di Brescia, la Fp lombarda ha chiesto al provveditore regionale e agli organi di vigilanza competenti se questi alloggi possano dichiararsi abitabili, e se vi sia una documentazione in merito.
“Diversamente, richiederemo un’ispezione, affinché si appurino le oggettive condizioni delle camere. E che con la massima urgenza vi vengano fatti i necessari lavori di sistemazione. A fronte dell’eventuale mancata presa in carico della problematica, intraprenderemo iniziative pubbliche per il rispetto della dignità di questi lavoratori”, concludono i due sindacalisti.
Agenti penitenziari: Fp Lombardia, nome 'Villa Paradiso' inganna
"Il nome della caserma di Brescia non corrisponde alle condizioni degli alloggi dei poliziotti: forte umidità che pare muschio, camere fredde per malfunzionamento del riscaldamento, tubazioni otturate dei bagni, pulizia discutibile delle parti comuni"
15 gennaio 2015 • 00:00