Conciliare i forti investimenti previsti per l'agenda digitale con una maggiore stabilità del lavoro del settore dell'Information Tecnology esposto oggi a rischi occupazionali. È fra gli obiettivi che si pone l'iniziativa promossa a Milano per mercoledì 11 novembre (9.30-13.30 Sala Consiglio Palazzo Turati) dalla Cgil nazionale che si propone di affrontare, in particolare, l'aspetto delle ricadute industriali possibili dell'Agenda Digitale Europea, vista la rilevante mole di risorse e investimenti pubblici e privati previsti. In forma ai Assemblea pubblica e aperta, l'iniziativa intende mettere sotto la lente anche la contraddizione tra i programmi del governo e l'esistenza di problemi produttivi e occupazionali nei settori industriali che compongono la filiera del digitale.

Palazzo Turati (via Meravigli 9b) ospiterà nella mattinata un dibattito che si annuncia innovativo nei suoi contenuti e che vedrà il confronto fra il sindacato più rappresentativo, aziende del settore, l'università e il dicastero preposto: il programma prevede infatti l'introduzione di Rosario Strazzullo, Coordinatore Cgil (contrattazione, politiche industriali, reti e eervizi, mercato del lavoro), gli interventi di Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom, Michele Azzola, segreterio nazionale Slc Cgil, Elena Lattuada, segretario generale Cgil Lombardia, Stefano Pileri, amministratore delegato Italtel, Alfonso Fuggetta, professore di Informatica presso il Politecnico di Milano e Faculty Associate presso l'Institute for software research della University of California, Giampiero Castano, responsabile unità gestione vertenze del ministero dello Sviluppo economico. Interverranno anche alcuni delegati delle Rsu delle aziende del settore. Intorno alle 12.45, l'intervento conclusivo del segretario confederale Cgil, Fabrizio Solari.