"Si dice al peggio non c’è mai fine, ma per i lavoratori della Società servizi integrati non c’è pace. Infatti, in aggiunta alle problematiche relative ai mancati pagamenti degli emolumenti della mensilità di febbraio e, per alcuni di essi, del restante 50% della retribuzione del mese di gennaio, si presenta la gravissima e insostenibile questione dei 34 licenziamenti". Così, in un comunicato congiunto, Filt, Fit, Uilt e Ugl trasporti di Bologna.
"Dopo aver appreso che la Società servizi integrati lascia lo scalo, i lavoratori che, anche nei momenti più difficili, con forte senso di responsabilità, hanno sempre dato prova di maturità e attaccamento al lavoro, assicurando la regolare operatività presso l’aeroporto G. Marconi di Bologna, oggi si ritrovano con una lettera di licenziamento tra le mani e senza alcuna certezza di continuità lavorativa", prosegue la nota sindacale.
"Gli addetti, ai quali è stata consegnata la lettera di licenziamento, sono 34 e sono sempre gli stessi che si trascinano dietro le tristi e infinite vicende delle Società operosa, Doro group, Kalumet e Giacchieri, fino ad arrivare alla Servizi integrati. Innumerevoli volte abbiamo ribadito alle società di handling che la vicenda degli appalti non è ancora risolta. Oggi, diciamo basta all’inaffidabile gestione degli appalti presso lo scalo di Bologna, e chiediamo clausole sociali a tutela di tutti i lavoratori del sito aeroportuale: restituiamo loro i propri diritti, garantendogli la tranquillità che meritano. È ora di ridiventare i protagonisti del nostro futuro", concludono le sigle.