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Tutelare i lavoratori del servizio idrico e del ciclo dei rifiuti, inserendo una clausola sociale nella nuova legge regionale in fase di siscussione. È quanto chiede la Cgil del Fvg, con il segretario regionale Emanuele Iodice, alla Giunta e al Consiglio regionale, in vista dell’approdo in aula del testo, approvato la scorsa settimana dalla commissione lavori pubblici.
"La Cgil – dichiara il sindacalista – condivide la filosofia e gli obiettivi della nuova legge, che puntano a costituire un’unica Autorità regionale per la gestione del servizio idrico e del ciclo dei rifiuti, intervenendo sull’eccessiva frammentazione del settore e ponendo le condizioni per gli importanti investimenti richiesti, a partire da quelli contro la dispersione idrica e sui sistemi di depurazione. Vista l’importanza della legge, e tenuto conto del suo impatto sui lavoratori interessati, però, sarebbe stato necessario mettere in calendario tempi adeguati per il confronto con le organizzazioni sindacali".
Nell’incontro di questo pomeriggio, la Cgil ha presentato una richiesta di emendamento, un nuovo articolo che prevede espressamente, nel caso di cambio di gestore nell’ambito dei servizi disciplinati dalla legge, il passaggio diretto del personale, con le modalità previste dal 2112 del Codice civile, vale a dire con il mantenimento della propria posizione previdenziale e delle tutele reali rispetto ai licenziamenti illegittimi.
"Tutele – conclude Iodice –, che non possono certo essere considerate come ostacoli agli obiettivi della legge, e che potranno essere oggetto di emendamento in sede di dibattito consiliare: in questo senso, va la proposta che abbiamo presentato oggi, sulla quale c’è l’impegno dei firmatari a verificarne la fattibilità".