PHOTO
Un altro importante contratto collettivo di secondo livello è stato sottoscritto a tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali. Sindacati e gruppo Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo che dimostra come, ancora una volta, "l'azione delle parti sociali si dimostra ben più lungimirante del legislatore". È quanto fa sapere l’Ufficio Nuovi diritti della Cgil nazionale.
“Quanto abbiamo siglato con il primo gruppo creditizio del Paese contiene importanti novità perché - spiega la confederazione - la normativa prevede infatti che tutte le previsioni sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro si applichino anche per l'assistenza ai figli del coniuge o convivente di fatto, anche in caso di genitori dello stesso sesso, purché i figli risultino nello stato di famiglia del dipendente”.
Inoltre, tale contratto integrativo, sottolinea l’Ufficio Nuovi diritti “introduce per i padri un surplus di tre giorni di permesso retribuito, raddoppiati in caso di parto gemellare e triplicati in caso di parto plurigemellare. Un cambiamento in controtendenza ad una normativa di legge che invece prevede la restrizioni di questi permessi. Infine, vengono previsti ulteriori giorni di congedo parentale retribuiti al 30% dall'azienda, oltre alla piena contribuzione previdenziale”.
“Un contratto che speriamo faccia da apripista per altre esperienze di contrattazione e soprattutto per la crescita politica e legislativa del nostro Paese, come già accaduto nel passato. Ci auguriamo - conclude l’Ufficio Nuovi diritti - che rappresenti un aiuto concreto, inclusivo e non discriminatorio alla genitorialità, mentre continuiamo a sentire dichiarazioni roboanti alle quali fanno seguito il nulla o peggio la contrazione dei diritti”.