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È stata raggiunta un'ipotesi di accordo all'Arca, multinazionale americana che opera nell'automazione bancaria: non ci saranno più i 103 licenziamenti previsti (su 290 dipendenti) ad Ivrea (To). L'azienda ricorrerà ai contratti di solidarietà per dodici mesi per 200 lavoratori. La ricerca e sviluppo rimarrà in Italia e continueranno gli investimenti nel settore. Lo rende noto la Fiom.
L'ipotesi di accordo sarà sottoposta domani, 9 maggio, al voto dei lavoratori, mentre è già stato fissato per il 17 maggio un incontro presso la Regione Piemonte. A marzo scorso l'azienda aveva aperto la procedura di licenziamento collettivo per 103 dipendenti contro cui era immediatamente scattata la mobilitazione dei lavoratori e della Fiom Cgil. L'ipotesi di accordo prevede il mantenimento delle attività di produzione, ricerca e sviluppo a Ivrea e Bollengo, la riduzione degli esuberi a 78 da gestire con l'utilizzo dei contratti di solidarietà che coinvolgeranno 225 lavoratori per 12 mesi, con un piano di riqualificazione e formazione e con uscite volontarie e incentivate. È inoltre previsto lo sviluppo di nuovi prodotti nei prossimi anni.
"Questo risultato, frutto della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori e della solidarietà delle istituzioni locali, evita un colpo durissimo per l'occupazione e difende le competenze e le produzioni di un territorio gia' pesantemente colpito in questi anni di crisi. Bisognera' vigilare affinché gli investimenti promessi si realizzino concretamente", spiega Fabrizio Bellino responsabile di Ivrea e del Canavese per la Fiom di Torino.