La Cgil chiede un intervento immediato del Governo che deve assumersi la responsabilità, fatte salve le prerogative del Commissario, di verificare con attenzione le manifestazioni di interesse sin qui pervenute per dare continuità produttiva alle Acciaierie di Piombino, con un progetto industriale fondato su tecnologie che assicurino in quest'area e al Paese una siderurgia di nuova generazione sostenibile e rispettosa dell'ambiente". Lo affermano in una nota il segretario nazionale della Cgil, Elena Lattuada, e il segretario generale della Cgil Toscana, Alessio Gramolati. "Vista la particolarità e la drammaticità della situazione e il rischio della chiusura dell'altoforno, che deve essere assolutamente scongiurato - sottolineano i due dirigenti sindacali - e' necessario un intervento immediato da parte del Mise e della Presidenza del Consiglio per valutare se i progetti e le manifestazioni di interesse pervenuti presentino tutti i requisiti e le garanzie necessarie". "Quello che e' certo - concludono Lattuada e Gramolati - e' che il Governo deve convocare subito tutte le parti, oltre che verificare ad ogni livello le possibili soluzioni, per garantire la continuità degli impianti di Piombino e il rilancio del polo siderurgico".
Acciaierie Piombino: Cgil, governo intervenga subito
1 marzo 2014 • 00:00