"Non poteva essere altrimenti e quindi non abbiamo nulla di cui gioire". La Funzione Pubblica Cgil e la Fp-Cgil Medici commentano così la sentenza della Corte Costituzionale sulla questione di legittimità presentata dal Giudice Tutelare del Tribunale di Spoleto sull'art.4 della legge 194.

"La vera battaglia di costituzionalità è l'applicazione della legge in tutte le strutture sanitarie pubbliche del Paese", dice Cecilia Taranto, segretaria nazionale dell'Fp-Cgil. Per il sindacato il diritto alla salute delle donne, che dovrebbe essere garantito dalla legge 194, è a rischio: "La legge è troppo spesso inapplicata - aggiunge Massimo Cozza, segretario nazionale dell'Fp-Cgil Medici - a causa della deriva strumentale dell'obbiezione di coscienza dei medici e degli operatori sanitari".