La Fisac, insieme agli altri sindacati, ha ottenuto che il numero di esuberi passasse da 80 unità, inizialmente richieste da Abi, a 36. Lo dichiara oggi (22 febbraio) il segretario nazionale, Giuliano Calcagni.

Di questi, 30 andranno in prepensionamento attraverso il fondo di solidarietà, 6 andranno direttamente in quiescenza. Questo risultato, sostiene, è stato raggiunto grazie a una forte solidarietà dei lavoratori.

"Per portare il bilancio in pareggio nei prossimi 5 anni - prosegue il segretario -il sindacato ha individuato misure alternative che non impattassero drammaticamente sui livelli occupazionali: contratti di solidarietà, blocco degli straordinari e blocco del sistema incentivante e del premio di produttività. Si tratta di una situazione che rimarrà tale per ancora tre anni dopo i quali si tornerà alla normalità".

La Fisac sottolinea che "questa situazione di squilibrio è stata determinata da scelte sbagliate da parte della dirigenza Abi. Per il futuro, il sindacato auspica un taglio di altre voci di costo, al fine di poter tornare a una gestione più sobria. La Fisac, in ogni caso, esprime piena soddisfazione per l’accordo raggiunto".