Le operaie di Barletta morte sotto le macerie del crollo di via Roma nel 2011 come le vittime dell’incendio nella fabbrica di New York avvenuto cento anni prima. Due storie per certi versi analoghe nelle quali tristemente protagoniste sono state lavoratrici. Vicende che hanno creato un acceso dibattito sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla precarietà della condizione delle operaie. Un parallelismo che è stato sottolineato anche nel docu-film “Triangle” di Costanza Quatriglio presentato per la prima volta a Barletta e dedicato alle due stragi con la testimonianza di una lavoratrice sopravvissuta a via Roma, Mariella.
Di tutto ciò si parlerà mercoledì 8 marzo a Barletta, alle ore 17.30, presso la nuova sede dello Spi Cgil (in via Gallo). Al dibattito, presieduto dal segretario generale della Cgil Bat Giuseppe Deleonardis, interverranno Annamaria Dicorato e Dora Lacerenza, componenti della segreteria Cgil Bat, e alcune lavoratrici delegate e parte di gruppi dirigenti delle categorie del sindacato. Parteciperà anche il sindaco di Barletta,, Pasquale Cascella. Modera l’incontro l’addetto stampa della Cgil Bat Michela Alicino.
“Ricorderemo il drammatico episodio del crollo del 3 ottobre 2011 e parleremo della condizione in cui lavorano alcune donne, di casi in cui persistono pesanti violazioni e negazione dei diritti individuali e collettivi per via di politiche del lavoro messe in campo dai governi in questi anni” commenta Giuseppe Deleonardis, segretario generale della Cgil Bat: “L’unica differenza tra l’incendio del 1911 ed il crollo del 2011 è che il primo caso ha portato a delle novità legislative in materia di sicurezza sul lavoro, la strage di Barletta non portato a nulla, nulla è cambiato. Anzi, se fosse possibile, le condizioni di lavoro sono addirittura peggiorate a causa della grande precarietà che scaturisce dalle leggi sul lavoro approvate negli ultimi anni”.
L’8 marzo la Cgil vuole ricordare queste operaie vissute in secoli diversi ma in entrambi i casi morte di lavoro, le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ma anche accendere i riflettori sul tema delle discriminazioni e delle violenze. “Mai come quest’anno – conclude Deleonardis – questa data acquista un significato straordinario per le disuguaglianze nel lavoro, per la violenza di genere che non conosce tregua e per i diritti ancora (purtroppo) in alto mare, temi che si sostanziano nella nostra campagna referendaria #Con2Si”.