"Vi porto la mia testimonianza da una terra difficile, complicata, la Sicilia. Quella Sicilia dove la sanità è la più costosa, i ticket più pesanti e le liste d'attesa più lunghe; dove ci si ammala di meno, ma si muore di più. Una terra dove fare il medico non è esattamente come farlo nel resto d'Italia, dove la cura è spesso sostituita dal prendersi cura delle fragilità, delle paure, delle piaghe e non soltanto del corpo. Una terra di frontiera dove centinaia di immigrati ogni giorno sbarcano nella speranza di una vita migliore".

Sono queste le parole di Renato Costa, pronunciate durante la manifestazione nazionale della Cgil, con le quali ha voluto stigmatizzare in qualità di medico le norme che prevedono la possibilità di denunciare i clandestini. “Il ministro Maroni è riuscito a pensare che i medici, trasformati per l'occasione in gendarmi. Non ci sono parole è una scelta che sottintende una ideologia razzista; che pretende di relegare gli immigrati a ruolo di 'non persone'”.

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