“La delega sul lavoro non va bene. Non va bene per come interviene sullo Statuto dei lavoratori, perché non offre soluzioni sulla precarietà, perché vuole aggiungere il contratto a tutele crescenti alle già tante forme precarie esistenti”. A dirlo è la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, parlando dal palco di piazza San Giovanni, in conclusione della manifestazione nazionale Cgil in corso a Roma, aggiungendo che se “davvero si vuole intervenire sulla precarietà occorre partire dall’abolizione di tutte le forme precarie, dalla riduzione della dualità, dal porre ed estendere le tutele, dall’affermazione del principio fondamentale che se due lavoratori svolgono lo stesso lavoro devono avere la stessa retribuzione”.

Camusso si è poi concentrata sulla necessità di riformare e rendere universali gli ammortizzatori sociali: “ma questo nella delega non c’è, mentre invece ci sono meno risorse e una sostanziale riduzione, senza dimenticare che le norme sulla cassa integrazione rimangono quelle stabilite dalla Fornero”. Come fa il governo, ha continuato, a “sostenere che l’indennità di disoccupazione sarà per tutti, quando il conto è fatto per settimane, escludendo così tanti lavoratori, come quelli a chiamata o a termine?”. Ha poi aggiunto, riferendosi all’ipotesi del governo di inserire il Tfr dei lavoratori direttamente in busta paga, che questo viene proposto “per ricavare due miliardi di nuove tasse, oltre al fatto che in questo modo si sfasciano i fondi di previdenza complementare”.