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Il 2 aprile Feneal, Filca e Fillea scenderanno in piazza al fianco di Cgil Cisl e Uil nella giornata di mobilitazione nazionale promossa per rilanciare la piattaforma unitaria su pensioni e lavoro. “Saremo presenti in tutte le manifestazioni unitarie che si svolgeranno a livello territoriale nel Paese - spiegano i segretari generali Panzarella – Turri - Schiavella - per chiedere di cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani, tutelare quelle in essere e rafforzare la previdenza complementare, ma soprattutto per il riconoscimento dei lavori diversi e l’accesso flessibile al pensionamento”.
“Se i lavori non sono tutti uguali - si chiedono i tre leader - perché allora l’età per andare in pensione lo è?”, e, sottolineando le difficoltà di raggiungere la pensione “diventata oramai quasi un miraggio” per i lavoratori del settore, ricordano l’appuntamento del 5 aprile al Teatro Ambra Jovinelli con i segretari confederali Camusso, Furlan e Barbagallo, in cui si affronteranno i vari problemi del settore delle costruzioni, tra cui appunto la pensione.
“La nostra richiesta - spiegano - è di ridurre l’età pensionabile consentendo uscite flessibili e senza penalizzazioni, ai lavoratori che svolgono mansioni pesanti, come nei settori dell’edilizia e dei materiali da costruzioni, i quali per poter avere uno straccio di pensione sono costretti a stare sulle impalcature o in cava fino a 67 anni, con rischi per la propria sicurezza sempre maggiori, come confermano i dati di infortuni gravi e mortali aumentati tra gli over 60".
"Inoltre – concludono - a questi lavoratori caratterizzati dalla discontinuità lavorativa occorrerebbe garantire ammortizzatori sociali adeguati aumentando i periodi di copertura contributiva”.