“Siamo in piazza oggi per dimostrare la nostra disapprovazione per come vanno le cose, quella di oggi vuole essere una grande giornata di lotta. Un segno forte di Cgil, Cisl e Uil che vogliono reagire e cambiare gli atteggiamenti attuali”. Così il leader della Cisl Raffaele Bonanni dal palco di piazza del Popolo, a Roma, per la manifestazione sindacale del 16 giugno.

“Siamo qui – ha aggiunto – per chi ha perso il lavoro, per chi ha paura di perderlo o è in cassa integrazione, per chi non ha la pensione bloccata e chi subisce tasse mai viste”. In questa crisi, ha osservato Bonanni, “il governo ha iniziato dicendo che sarebbe stata dura, ma l’equità avrebbe reso tutte le difficoltà più comprensibili. Tuttavia dopo sei mesi e più, non abbiamo visto un’operazione che sia stata equa. Anche per questo – a suo giudizio – si è evitata la concertazione e il confronto, perché si sarebbero dovute dare spiegazioni a proposte e a idee che si hanno. Il governo ha evitato il confronto e la concertazione. Ma senza confronto le lobby hanno quello che vogliono”.

“Vogliamo essere la resistenza e manifestare la nostra contrarietà a questo modo di procedere, al governo e a tutti coloro che hanno deciso di scavalcare e abolire il sociale. Non staremo zitti. Sappiamo che siamo in crisi, che bisogna trovare una soluzione, ma soluzioni si trovano insieme per distribuire in modo equo i carichi che finora sono stati messi tutti sul nostro groppone”.

Quanto alla riforma delle pensioni, “non l’abbiamo ingoiata, non ci stiamo”. Mentre sulla vicenda degli esodati, osserva, “è stata la peggiore cosa fatta senza concertazione. Spero che ne i prossimi giorni riusciremo ad avere risultati, altrimenti andremo avanti con nuove iniziative a sostegno del lavoro. Continuiamo la nostra battaglia a partire dai pensionati che saranno in piazza il 20 giugno”.