L'Europa scende in piazza contro l'austerità e le politiche di rigore dei governi, in una giornata segnata dallo sciopero generale in Spagna e in Portogallo, due fra i paesi più colpiti dalla crisi e da mobilitazioni in molti altri paesi europei. La Spagna, quarta economia della zona euro, strozzata da una disoccupazione oltre il 25% e da drastiche politiche di rigore si prepara a vivere il secondo sciopero generale in un anno. Nella notte i primi picchetti hanno preso posizione nei punti nevralgici di Madrid, aeroporti, depositi di bus, mercati generali. Dal 29 marzo scorso, giorno del precedente sciopero generale, si sono succedute diverse manifestazioni contro la politica del governo conservatore di Mariano Rajoy, che prevede 150 miliardi di euro di tagli entro il 2014.
Sciopero generale annche in Portogallo dove sono previste manifestazioni in diverse città: "Per il lavoro e la solidarietà" e contro le politiche di "solo rigore che stanno alimentando pericolosi processi di recessione in Europa come in Italia", sono le motivazioni addotte dalla Ces, la Confederazione europea dei sindacati per questa giornata di mobilitazione europea che vedrà manifestazioni anche in Germania, Polonia, Francia e Grecia. In Italia la Cgil ha convocato uno sciopero di quattro ore e circa cento manifestazioni in tutto il Paese.
14 novembre: inizia la giornata europea contro l'austerity
14 novembre 2012 • 00:00