“Più valore al lavoro. Contrattazione, occupazione, pensioni”: sono queste le parole d’ordine scelte da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il Primo maggio 2016. Quest’anno la manifestazione provinciale organizzata dalle tre sigle sindacali pugliesi per la Festa del lavoro si terrà a San Ferdinando di Puglia. Un corteo attraverserà le vie della città partendo alle ore 18.00 da piazza Della Costituzione ed approdando nello stesso luogo, simbolo della storia d’Italia, dalla Liberazione alla nascita della Repubblica, dove si terrà il comizio conclusivo con gli interventi dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

Prenderà la parola per primo il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, il suo intervento sarà seguito da quello di Vincenzo Posa, segretario generale della Uil Bat. A concludere il Primo maggio nella Provincia saranno le parole del segretario Cisl Bat/Foggia, Felice Cappa.

“Abbiamo deciso – spiegano i tre dirigenti sindacali – di organizzare la festa dei lavoratori a San Ferdinando di Puglia perché abbiamo pensato di dare centralità anche ai piccoli comuni del nostro territorio, invece di far venire le lavoratrici ed i lavoratori nelle grandi città della Provincia abbiamo ritenuto che fosse giusto andare noi da loro perché l’obiettivo del Primo maggio di quest’anno è quello di restituire diritti a tutti e ridare dignità all’occupazione, di qualsiasi genere essa sia; vogliamo ribadire in questa giornata il principio della democrazia a partire dalla contrattazione ma senza tralasciare il grande tema della previdenza che è un argomento che prima o poi riguarderà tutti. E noi abbiamo il dovere di interessarci delle pensioni dei nostri giovani”.

Durante l’iniziativa continuerà la raccolta delle firme della Cgil sulla “Carta dei diritti universali del lavoro”, la riscrittura del diritto del lavoro in nome di un principio di uguaglianza che travalichi le varie forme e tipologie nelle quali esso si è diversificato e frammentato negli anni. L’a volontà del sindacato è mettere al centro le tutele di tutti i lavoratori, non solo dei subordinati pubblici e privati, ma anche dei parasubordinati, di professionisti e atipici, flessibili, precari, discontinui.