E la più classica iniziativa che coniuga l’attività fisica all’impegno sociale: stiamo parlando dei Mondiali antirazzisti targati Uisp. La ventiduesima edizione è in programma fino a domenica a Bosco Albergati di Castelfranco Emilia. In tutto 140 le squadre, uniche a modo loro: alcune lavorano con persone che hanno disagi mentali, altre sono di associazioni antirazziste, altre ancora semplicemente di amici e famiglie appassionate dei Mondiali, una di senzatetto. OLTRE IL PREGIUDIZIO. “Purtroppo anche nello sport che amiamo, il calcio, il razzismo è presente. L’Italia non è un Paese razzista, ma i razzisti ci sono. Compito di tutti è isolare queste persone, rendere ridicolo il loro pensiero medievale”, ha detto ai microfoni di RadioArticolo1, l’organizzatore della manifestazione Carlo Balestri. ANIME CANDIDE. Tra gli ospiti, anche quest’anno, c’è Damiano Tommasi, ex giocatore della Roma e della Nazionale e ora presidente dell’Associazione italiana calciatori. “Lo sport resta un gioco che deve unire e non dividere”, ha detto ai nostri microfoni. E ha aggiunto: “Giusto inasprire le pene per chi si macchia di razzismo in campo come fuori”. Stefano Milani
Sport senza colore
In corso la XXII edizione dei Mondiali antirazzisti. Una manifestazione aperta a tutti, oggi più che mai. Intervengono Damiano Tommasi, Aic; Carlo Balestri, Uisp; Ivano Maiorella, grs. A cura di Stefano Milani
6 luglio 2018 • 11:58