da Rassegna.it “È recente la decisione del ministro della Salute Grillo di azzerare il Consiglio superiore di sanità. Una scelta che va letta come un'azione di spoil system grave, perché è stata fatta senza dare nessun giudizio né di merito, né di capacità o incapacità dell'ente”. A dirlo, ai microfoni di RadioArticolo1, è Rossana Dettori, segretario confederale della Cgil. “I trenta membri del Consiglio – ha continuato Dettori – hanno fatto il loro lavoro, raccontandoci qual era la situazione della salute degli italiani e quali erano le esigenze della sanità. La ministra dice che è il prodotto di una lottizzazione del governo precedente e che lei intende agire diversamente, verificando i curriculum dei prossimi membri”. Dettori, invece, crede che “il ministero dovrebbe verificare i curriculum dei 30 che fanno già parte del Consiglio, oppure dire con chiarezza cosa non hanno fatto, cosa hanno sbagliato e il motivo per cui occorre azzerare questo strumento. Altrimenti siamo di fronte a un'azione non di un governo ‘del cambiamento’, ma di un governo ‘delle continuità’”. Il rapporto con la scienza dell'esecutivo in carica, tra l'altro, è piuttosto complicato. “Per quanto riguarda il tema salute basta pensare alla vicenda dei vaccini. A come è stata condotta dal governo precedente e in che modo l'attuale ministra ha continuato a gestirla. I vaccini hanno a che fare con la tutela della salute, con la riduzione del rischio per i cittadini, non si tratta di una battaglia politica. Quindi bisogna mettere in chiaro che la comunità scientifica ha ragione nel dire che bisogna vaccinarsi. Perché i cittadini ormai non capiscono più se siano necessari o se si trovino di fronte a un mero problema politico”. “Se davvero questo è il ‘governo del cambiamento’ – continua Dettori –, ci spieghino cosa stanno cambiando. Perché ancora non lo abbiamo capito. Quello che abbiamo capito è invece che hanno continuato l'operazione di disintermediazione avviata dal governo Renzi. I ministri dovrebbero invece avere l'umiltà di riconoscere che ci sono soggetti che sono in grado di chiarire come si possono risolvere alcune questioni, e dare così una mano al Paese. Noi come sindacato diciamo: state sbagliando su molte cose e siamo disponibili al confronto. Ma l'esecutivo non accetta nessun confronto”. Intanto in Italia i camici bianchi sono in fuga dagli ospedali pubblici, mancano gli infermieri e i chirurghi, e si allungano liste d'attesa già ormai storiche. “Unitariamente Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato dalle proposte a difesa della salute in questo paese – conclude Dettori –. La ministra Grillo, però, riceve tutti tranne le organizzazioni sindacali. Eppure in Italia c'è un drammatico problema di riduzione del personale nel sistema sanitario, non c'è il turnover, anche se i lavoratori, nonostante le difficoltà, hanno continuato a garantire le prestazioni ai cittadini. Si sta abbandonando completamente il territorio, che invece è ciò che potrebbe migliorare la qualità della vita delle persone. Nella legge di Bilancio, però, non appare nessun ulteriore finanziamento del sistema, mentre il contratto dei medici è scaduto da oltre 10 anni. È chiaro che stiamo rinunciando a una buona qualità del Servizio sanitario nazionale, per puntare sul privato. Ma lo diciamo con chiarezza: su questo fronte non passeranno. Non permetteremo lo smantellamento del servizio pubblico”.
Sanità in codice rosso
Dall'azzeramento del Consiglio superiore di sanità alla fuga di medici e infermieri dalle corsie: una situazione che pagano i malati. In studio Rossana Dettori, segreteria Cgil
5 dicembre 2018 • 11:28