Dopo matrimoni promessi e falliti ancora prima di essere celebrati, il mercato dell’auto oggi annuncia: tra il gruppo francese Psa e quello italo-americano Fca è vero amore. Nel giro di un anno le due case automobilistiche si fonderanno, intanto sulla carta, nero su bianco, c’è il combination agreement, una sorta di accordo pre-matrimoniale. Il quarto gruppo di auto al mondo avrà alla sua presidenza John Elkann e come amministratore delegato Carlos Tavares. L’operazione si chiuderà in 12-15 mesi al massimo, la sede sarà in Olanda e la quotazione tripla. Si prevedono risparmi annui per 3,7 miliardi grazie alla condivisione delle tecnologie e "senza chiusure di stabilimenti". Prima delle nozze, Fca distribuirà un dividendo speciale da 5,5 miliardi ai suoi soci, più altri 1,1 miliardi di cedola ordinaria. In consiglio di amministrazione siederanno anche rappresentanti dei lavoratori. Molte novità, tante sfide soprattutto per l’industria automobilistica italiana che ormai da tempo vive nell’ombra della cassa integrazione e di un rilancio che stenta ad arrivare con tute blu in sofferenza e stabilimenti che troppo spesso hanno i cancelli chiusi a fronte di utili in crescendo per gli azionisti di quella che un tempo era la nostra bandiera industriale: FIAT. Nel podcast aspettative, preoccupazioni e riflessioni del segretario nazionale della Fiom Cgil Michele De Palma, dello storico Giuseppe Berta e del giornalista del quotidiano la Repubblica Paolo Griseri.
Quattro ruote e un matrimonio
Fca e Psa annunciano la fusione. Tra un anno nascerà il quarto gruppo automobilistico al mondo. Sfide e criticità nelle interviste a Michele De Palma, Fiom Cgil; Giuseppe Berta, storico e Paolo Griseri, la Repubblica. A cura di Martina Toti
18 dicembre 2019 • 15:09