La settimana che abbiamo alle spalle è stata complicata. Il violento scontro istituzionale, poi rientrato con la nascita del nuovo governo Lega-Cinque stelle, ha lacerato un Paese che per quasi novanta giorni è stato in balia degli eventi, e senza un governo uscito dalle urne del 4 marzo. Un fatto che ha allarmato tutti: i cittadini, in primis, ma anche l’Europa e i mercati che negli ultimi giorni della crisi istituzionale hanno soffiato sul fuoco della speculazione. DEMOCRAZIA DELL’ALGORITMO. Ora però che i mercati finanziari si sono calmati e lo spread è tornato a livelli non allarmanti, c’è da capire che futuro ci aspetta. “Viviamo in una democrazia dell’algoritmo - spiega ai microfoni di RadioArticolo1 Andrea Baranes, presidente della Fondazione culturale di Banca Etica – dove i mercati sono più importanti delle persone”. EQUITA’ QUESTA SCONOSCIUTA “Serve maggiore trasparenza fiscale da parte dell’Europa”, sottolinea i nostri microfoni Mikhail Maslennikov, policy advisor di Oxfam Italia. Qualche giorno fa a Bruxelles, alcuni attivisti hanno ballato al passo di boogie-woogie per rilanciare un appello affinché vengano assunte al più presto misure di maggiore trasparenza fiscale per le grandi multinazionali che operano nell’area economica europea. Stefano Milani
Più Europa meno finanza
Spread, mercati, speculazione dettano legge ai danni dei cittadini. Andrea Baranes (Fondazione Banca Etica): “Siamo una democrazia dell’algoritmo”. Mikhail Maslennikov (Oxfam): “Bruxelles sia più trasparente”. A cura di Stefano Milani
4 giugno 2018 • 11:36