da Rassegna sindacale “La storia insegna e noi non dimentichiamo”. Così La Cgil in una nota nel quarantanovesimo anniversario della strage di piazza Fontana a Milano, dove una bomba collocata all'interno della filiale milanese della Banca nazionale dell'agricoltura causò 17 morti e 88 feriti. “Quella strage, una delle pagine più nere della storia d’Italia, - prosegue la Cgil - diede Iniziò alla lunga stagione della ‘Strategia della tensione’, che segnò profondamente il nostro Paese”. “A distanza di quasi cinquanta anni - sottolinea il sindacato guidato da Susanna Camusso - come ricordato anche oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “Una verità piena e conclusiva non ha ancora coronato le lunghe e travagliate vicende giudiziarie. Questo nonostante il lavoro encomiabile e coraggioso di magistrati e servitori dello Stato, che hanno svelato responsabilità e trame di matrice neofascista, occultate da intollerabili deviazioni”. “La Cgil - conclude la nota - anche quest’anno, come sempre, sarà in piazza a Milano con le famiglie delle vittime per chiedere verità e giustizia, in difesa della democrazia e dei fondamenti della Costituzione repubblicana e antifascista”.
Piazza Fontana: la strage che non ci fermò
Il 12 dicembre 1969 l’esplosione alla Banca dell’Agricoltura di Milano. In Parlamento si discuteva lo Statuto dei lavoratori, era iniziata la stagione dei rinnovi contrattuali. Il ricordo di Antonio Pizzinato, già segretario generale Cgil
12 dicembre 2018 • 16:29