“Il tavolo di oggi al Mit non è stato un tavolo tecnico: non sono stati forniti né testi di possibile modifica del Codice, né dettagli sul possibile decreto, è stato solo confermato che la discussione continua internamente al Governo e tra le forze politiche di maggioranza. Quindi nulla di fatto”. Così dichiarano in una nota Cgil, Cisl, Uil e le categorie Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. “Abbiamo consegnato le nostre proposte - proseguono - per il rilancio del settore delle costruzioni, e abbiamo indicato nel dettaglio sia gli strumenti da rafforzare per tutelare i lavoratori e garantire la trasparenza, estendendo per esempio congruità e patente a punti, che gli interventi sul Codice stesso, dal punto di vista delle politiche industriali. Al contempo, abbiamo ribadito che ridurre lungaggini burocratiche e accelerare i cantieri assegnati ma bloccati non significa tornare al massimo ribasso, liberalizzare il sub appalto o all’attività prevalente, rilanciare il General Contractor e quindi le ‘varianti allegre, ridurre le tutele antimafia’”. “A questo punto, riteniamo - concludono i sindacati confederali e di categoria dell’edilizia - necessario un ritorno al tavolo politico prima del pre-consiglio dei Ministri, affinché siano chiare ed esplicite le posizioni del Governo che se ne assumerà tutte le responsabilità, avendo di fatto scelto di non confrontarsi con le organizzazioni sindacali”.
Niente di costruttivo
L’incontro tra governo e sindacati al Ministero delle infrastrutture sullo Sblocca Cantieri si risolve in un nulla di fatto. Dall’esecutivo nessun dettaglio sul possibile decreto. Parla Giuseppe Massafra, segretario nazionale Cgil. A cura di Roberta Lisi
18 marzo 2019 • 15:47