da Rassegna sindacale A gennaio 2019, all’inizio dell’importante e prestigioso appuntamento di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, la condizione complessiva in cui versano la città e tutta la Basilicata "rasenta l’incredibile". È quanto si legge in un dettagliato dossier di analisi e proposte preparato dalla Cgil Basilicata e dalla Cgil di Matera. Il sindacato ha consegnato il documento, accompagnato da una lettera, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte in occasione dell’inaugurazione di Matera Capitale europea della cultura. "Sono state eluse le aspettative e le potenzialità che offriva la designazione a capitale europea della cultura 2019 – si legge nel dossier Cgil – di costruire e rilanciare lo sviluppo socioeconomico di Matera e della Basilicata, che presentavano e presentano percentuali negative strutturali e rilevanti di reddito medio, disoccupazione, povertà, spopolamento ed emigrazione intellettuale". "A nulla sono servite le chiare, precise e continue denunce sollevate da molti soggetti rappresentativi del mondo sindacale, imprenditoriale, professionale e culturale", prosegue la Cgil, che denuncia "l’isolamento ed i ritardi infrastrutturali storici materiali e immateriali che rendono difficile lo sviluppo di Matera e di tutta la Regione Basilicata". "La città di Matera è ormai consapevole che gli interventi collegati all’importante obiettivo e la conseguente costruzione di politiche di sviluppo, ad oggi, non soddisfano appieno le aspettative indispensabili per garantire l’accoglienza turistica, lo sviluppo urbano, la realizzazione delle infrastrutture e dei contenitori culturali utili per costruire il 2019 ed il futuro". "Purtroppo, gli interventi sul recupero e realizzazione dei beni culturali e delle strutture collegate allo sviluppo culturale, sono in netto ritardo tanto che la maggior parte non sarà fruibile per la Capitale europea della cultura 2019". “La designazione di Matera è solo l’ultimo riconoscimento delle conquiste civili, culturali e sociali di una città che ha sempre interpretato in maniera decisa i valori della democrazia e del rispetto dei diritti delle persone, come testimoniano la medaglia d’argento al valore militare per ricordare i martiri del 21 settembre 1943, in cui tanti materani insorsero contro l’occupazione nazista, e la medaglia d’oro al valore civile”. E’ quanto si legge nella lettera che accompagna il dossier, firmata da Angelo Summa (Cgil Basilicata) e da Eustachio Nicoletti (Cgil Matera). “Purtroppo – prosegue la lettera -, non possiamo esimerci dall’ignorare la persistenza dei problemi gravi che rendono di stringente attualità la ‘questione meridionale’: la disoccupazione, specie giovanile, e l’emigrazione – compresa quella intellettuale - continuano a essere le spie più preoccupanti di un disagio sociale diffuso e di un territorio minacciato dall’abbandono. Per queste ragioni, con spirito costruttivo e con tenacia politica, democratica e civica, abbiamo voluto documentare le nostre preoccupazioni, corredando la lettera al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio con un dossier che fotografa l’attuale condizione di Matera e in parte della Basilicata, con l’individuazione dei problemi irrisolti e con l’indicazione di proposte e suggerimenti, che riteniamo dover avanzare quale contributo del mondo del lavoro alla rigenerazione della nostra terra e al rinascimento delle nostre popolazioni”. Le preoccupazioni del sindacato “derivano dai persistenti ritardi strutturali e infrastrutturali, materiali e immateriali, che rischiano di vanificare il tanto auspicato sviluppo economico e occupazionale della nostra regione, consapevoli altresì del fatto che a partire dall’1 gennaio 2020, quando i riflettori internazionali si spegneranno sulla nostra città, si riproporranno in tutta la loro interezza e acutezza le questioni che hanno determinato l’inequivocabile ritardo nella programmazione degli interventi per la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi, la cui inadeguatezza e talvolta anche mancanza è in palese contrasto con le ambizioni di Capitale europea della cultura”, conclude la lettera.
Matera, futuro aperto
Domani l’inaugurazione della capitale europea della cultura 2019. Un’occasione da non perdere per il nostro Mezzogiorno. Con Eustachio Nicoletti, Cgil provinciale e Angelo Bianchi, Centro Carlo Levi. A cura di Martina Toti
18 gennaio 2019 • 16:50