Nei giorni scorsi due sentenze del tribunale di Pesaro hanno fissato due principi fondamentali in termini di lotta alle discriminazioni di genere. Si tratta di due distinti ricorsi depositati dalla Camera del lavoro pesarese a tutela di due lavoratrici iscritte alla Cgil e discriminate al rientro in azienda dopo la nascita di un figlio. Sentenze importanti per il sindacato di Corso d’Italia – spiega il segretario generale della Camera del lavoro di Pesaro, Roberto Rossini - tanto più in un Paese dove le differenze salariali e contributive tra uomini e donne sono ancora accentuate, e dove la condizione di maternità è ancora l’evento che condiziona pesantemente le scelte di carattere professionale delle donne troppo spesso costrette a scegliere di lasciare il proprio lavoro oppure di optare, la dove è possibile, per un rapporto part-time, con tutte le conseguenze, anche di carattere previdenziale, che tali decisioni comportano.
Mamme, lavoro e discriminazioni
Il tribunale di Pesaro ha emanato due sentenze a tutela della maternità di due operatrici sociosanitarie impiegate una nel settore pubblico, l'altra nel privato. Con Roberto Rossini, segretario generale della Cgil Pesaro. A cura di Davide Colella
13 gennaio 2020 • 15:45