da Rassegna sindacale Dopo il blocco alle navi di migranti delle Ong imposto dal ministro dell’Interno Salvini, e dopo la proposta choc di censire Rom e Sinti in Italia, cresce la mobilitazione e la reazione nel Paese. In Toscana “l'appuntamento è per mercoledì 27 giugno. Fa seguito all'appello lanciato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dal sindaco di Firenze Dario Nardella. In piazza Ognissanti ci sarà la Cgil della Toscana. Oltre alla Cgil regionale ha aderito anche la Cgil di Firenze, di Prato, di Siena, la Funzione pubblica della Toscana e probabilmente altre organizzazioni proseguiranno nella loro adesione. Saremo in tanti. Sarà una manifestazione di popolo”. Lo ha detto la segretaria generale della Cgil Toscana, Dalida Angelini, nel corso della puntata odierna di ItaliaParla su RadioArticolo1. “Dalla Toscana – aggiunge Angelini – vorremmo con forza urlare a gran voce quelli che sono i valori di libertà e di democrazia e contro il razzismo. La nostra è una regione aperta e accogliente che ha provato a fare anche cose importanti sul piano dell'integrazione”. “Ogni giorno nei luoghi di lavoro, nelle nostre città e ovunque bisogna difendere i valori della democrazia. Per questo noi abbiamo aderito convintamente all’appello”. Per la dirigente sindacale occorre “mettere in campo una forte educazione su questi temi a partire anche da un'organizzazione come la Cgil, perché nel tempo è cambiato il senso delle parole. Se io vado in un'assemblea in un luogo di lavoro e chiedo la solidarietà per un lavoratore che è stato licenziato perché ha denunciato l'azienda sui temi della sicurezza i lavoratori rispondono immediatamente e ti danno ovviamente lo sciopero, la solidarietà. Se io faccio la stessa cosa nel caso dei migranti o di una nave come Aquarius, carica di bambini, uomini e donne, non è la stessa cosa, eppure si tratta della stessa solidarietà. Il problema è che si è cambiato nel tempo il senso alle parole, e un'organizzazione come la Cgil ha bisogno di dare senso alle parole e di spiegare anche, aiutare la comprensione, quindi stimolare e al tempo stesso spiegare e rassicurare quelli che sono i valori”. Per Angelini le radici dell'insicurezza che poi si trasforma in paura del diverso si annidano nell'aumento delle diseguaglianze, nel lavoro povero e poco dignitoso e nella mancanza di risposte al bisogno di tutele: “bisognerebbe fare politiche che riducono le disuguaglianze che in questi anni di crisi sono cresciute e aumentate e bisognerebbe rimettere al centro le questioni del lavoro, perché solo attraverso il lavoro di qualità, attraverso il lavoro con i diritti, attraverso il lavoro dignitoso c'è un po' più di certezza per le persone e quindi una mentalità anche più aperta e più accogliente”, ha concluso la segretaria della Cgil Toscana.
Insieme contro il razzismo
La Cgil della Toscana aderisce all'Appello lanciato da Enrico Rossi, presidente della Toscana, e da Dario Nardella, sindaco di Firenze "No al razzismo, si ai diritti umani e alla democrazia. Con Dalida Angelini, Cgil regionale. A cura di Roberta Lisi
21 giugno 2018 • 11:29