da Rassegna sindacale "Il metodo di ascolto seguito da Di Maio sull'Ilva è un elemento che di sicuro valutiamo positivamente, ma un giudizio lo si darà quando concretamente dirà quella che è l'azione che il governo vuol fare". Così il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini, oggi (martedì 19 giugno) a Perugia per un'iniziativa sindacale, commentando con le agenzie di stampa l'incontro sull'Ilva che si è tenuto lunedì 18 al ministero dello Sviluppo economico. "Il ministro ha detto due cose importanti: che non intende fare atti unilaterali e che qualsiasi decisione sarà presa insieme alle parti sociali" ha aggiunto: "Ha ascoltato tutti, recuperando un rapporto anche con le istituzioni locali. Però adesso deve parlare, aspettiamo che ci riconvochi nei prossimi giorni". Landini ha anche parlato della linea seguita dal ministro sul tema dei riders. "Non possiamo che giudicare positivamente se il governo apre la strada, coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali, a un confronto per cambiare le leggi sbagliate che sono state fatte in questi anni e per estendere i diritti a quelli che non ce li hanno", ha affermato. "Ma i rider non sono il solo problema, così come non c'è solo il tema dei contratti a termine. Noi abbiamo depositato una proposta di legge per modificare radicalmente tutto il diritto del lavoro nel nostro Paese: c'è il problema dell'articolo 18, di cancellare le forme di lavoro sbagliate, di una legge sulla rappresentanza. Noi ci muoveremo in questo modo e l'atteggiamento nei confronti del governo sarà di merito: se ci saranno cose sulle quali non siamo d'accordo lo diremo e ci batteremo per provare a migliorarle".
Ilva, al tavolo per ripartire
Ripreso il confronto sull’acciaieria più grande d’Europa, per il sindacato gli obiettivi restano tutelare occupazione e ambiente. Con Francesca Re David, Fiom Cgil e Francesco Brigati, coordinatore Rsu Ilva Taranto. A cura di Martina Toti
19 giugno 2018 • 16:34