Era un uomo di pace Enzo Baldoni. Era nato nel 1948 a Città di Castello, in Umbria. Sposato e padre di due figli, lavorava a Milano come pubblicitario per l'agenzia Le Balene colpiscono ancora, fondata nel 1980 dopo aver fatto il muratore in Belgio, lo scaricatore alle Halles, il fotografo di nera a Sesto San Giovanni, il professore di ginnastica, l'interprete e il tecnico di laboratorio chimico, come scriveva anni fa sul proprio sito. Chi l'ha conosciuto lo descrive come un idealista, un sognatore. Una persona generosa, cordiale, altruista: in altre parole: carica d'umanità. Enzo era capace di cogliere al volo le storie, ma soprattutto sapeva proiettare i lettori al centro della scena. Invisibili spettatori mentre con la sua vespa attraversa i roghi di Genova nei giorni del G8 o mentre Xanana Gusmão, comandante del Fronte armato di liberazione di Timor Est, gli snocciola la formazione dell’Inter di Ronaldo e Roberto Baggio. Lo ricordiamo riascoltando due trasmissioni radiofoniche del 2004: ospite di Luca Sofri su Radio2 e di Francesco Locane su Radio Città del Capo. Seguiremo con attenzione i racconti di Pino Scaccia e Mauro Biani. Daremo uno sguardo sul futuro del mondo dei creativi della pubblicità grazie a Jack Blanga dell' Art Directors Club Italiano che ci descrive il "Grande Venerdì di Enzo", un'iniziativa dedicata ai giovani copywriter e al tempo che Enzo sapeva dedicare loro.
I semi di pace di Enzo Baldoni
15 anni senza il giornalista e blogger assassinato in Iraq. Con Pino Scaccia, cronista di guerra; Mauro Biani, vignettista; Jack Blanga, Art Directors Club Italiano. A cura di Davide Colella
26 agosto 2019 • 17:16