Ci occupiamo dei quasi due milioni di lavoratori pagati sotto i minimi fissati dai contratti nazionali dei sindacati confederali. Arrivano a guadagnare anche il 25/30% in meno rispetto al dovuto. Addirittura nel comparto tessile, e in particolare al Sud, il taglio arriva quasi al 50% visto che un’operaia a libro paga di un contoterzista ogni mese anziché 1.000-1.200 euro ne guadagna appena 5-600. Meno dell’indennità di cassa integrazione o - se preferite - meno del Reddito di cittadinanza. Un fenomeno che allo Stato costa 3 miliardi di euro l’anno. Ai nostri microfoni si sono alternati ospiti provenienti da territori e realtà diverse del Paese. In studio con noi Manola Cavallini, dell’Ufficio contrattazione della Cgil Nazionale.
I pirati del lavoro
Assenza di tutele e salari sempre più bassi. Con Luana Di Tuoro, Filcams Campania; Marco Bottura, Flai Modena; Romeo Barutta, Filt Padova; Franco Giancane, Filctem Lecce; Michele Morello, Fp Palermo. In studio Manola Cavallini, Ufficio contrattazione Cgil
9 luglio 2019 • 13:04