Bentrovati all’ascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Stefano Milani E' il momento di gridare basta. All’Ilva di Taranto si piange il giovane operaio di una ditta dell’appalto morto oggi al lavoro. Lo sciopero in corso verrà replicato domani e accompagnato da proteste dei metalmeccanici del settore in tutto il Paese. Il servizio di Giorgio Sbordoni. E’ forte il dolore e incontenibile lo sgomento per l'incidente all’Ilva, che ha sottratto alla vita e agli affetti più cari un giovane lavoratore di appena 28 anni dipendente di un'impresa appaltatrice del colosso siderurgico. Un dramma assurdo e frustrante, l'ennesimo negli ultimi giorni, inaccettabile e inconcepibile. Siamo vicini alla famiglia di Angelo, alla quale esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. A scriverlo in una nota i segretari generali pugliesi di Cgil, Cisl e Uil. E' il momento di gridare basta! Nonostante si faccia una gran parlare di ILVA, nonostante tavoli di contrattazione affollatissimi, le soluzioni ci sembrano ben lontane dall'essere individuate. Non solo il futuro, ma anche la quotidianità dei lavoratori passano sempre in secondo piano, sembrano quasi dettagli fastidiosi e insignificanti da sacrificare sull'altare dei grandi interessi finanziari. Le confederazioni sostengono la mobilitazione e lo sciopero immediato proclamato nello stabilimento. Ma la strage non si arresta. Sono 263 le vittime dall’inizio dell’anno. Questa mattina a Torino ha perso la vita un tecnico ascensorista impegnato in lavori al primo piano di un palazzo di 7, precipitato da circa sei metri nella tromba dell'elevatore. Incidente gravissimo anche ad Arquata, provincia di Ascoli Piceno, dove tre operai sono rimasti feriti in seguito alla caduta da una gru mentre sistemavano un ponte danneggiato dall’ultimo sisma. Incontro urgente. A chiederlo alla regione sono i sindacati catanesi in merito al caso Myrmex, al fine di sollecitare una soluzione che possa dare garanzie occupazionali ai lavoratori dell'azienda di ricerca farmaceutica, oggi riuniti in cooperativa. Tutti fermi. Altissima partecipazione allo sciopero nazionale dei dipendenti Fedex, colpiti da un piano lacrime e sangue che prevede 361 licenziamenti, un centinaio di trasferimenti e la chiusura di 24 filiali su 34. Prossimo tavolo al Ministero dello sviluppo economico il 25 maggio. Ai nostri microfoni Hyari Toneatto della Filt torinese. (sonoro) In alto i diritti. Oggi la Casa delle Donne ha portato la sua protesta in Campidoglio, in occasione dell'assemblea capitolina nella quale si discute del suo destino. L'esperienza era stata liquidata come fallita in un'ottica puramente contabile che non tiene conto dell'importanza politica, sociale e culturale data dalla sua presenza in città. Sindacati al presidio per chiedere che venga riaperto al più presto il tavolo di trattativa con la giunta. Sulle barricate. Tre giorni dopo l'evacuazione dell’università di Rennes, nel nord della Francia, una nuova occupazione da parte degli studenti ha provocato l'annullamento degli esami della sessione, come già successo, la settimana scorsa, nell’ateneo parigino di Nanterre. La protesta è diretta contro la riforma dell'accesso alla formazione accademica. La nuova mobilitazione è scattata questa mattina, quando alcune decine di ragazzi hanno bloccato gli accessi con sedie, tavoli e cassonetti. E’ tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it
Giornale Radio del Lavoro Edizione delle 16:00
A cura di Stefano Milani
17 maggio 2018 • 16:05